L’amore alla guida degli spazi di messa in comune?

Authors

  • Cesare Di Feliciantonio Trinity College Dublin

DOI:

https://doi.org/10.14288/acme.v17i2.1487

Keywords:

Commoning, amore, relazioni di potere, occupazioni, Roma, Barcellona

Abstract

L’articolo si propone di rispondere ad alcune recenti suggestioni di Wilkinson (2017) a proposito dell’amore come “concetto politico improprio”, analizzando il ruolo dell’amore all’interno degli spazi di commoning (concetto tradotto nel testo come messa in comune). Attraverso l’analisi di due iniziative di messa in comune (Communia a Roma, la Plataforma de los Afectados por la Hipoteca, PAH a Barcellona/Sabadell), la tesi del contributo si sviluppa in due punti. Il primo, riguardante l’amore “buono” e generativo di matrice spinoziana, rivela come tale amore “buono”, espresso dalla pratica del consenso e dall’armonia del gruppo, non sia scevro da relazioni di potere e dominio. Il secondo riguarda coloro per cui l’amore rappresenta un’esperienza troppo forte e dolorosa che non si possono o vogliono più permettere, dimostrando come non tutti possano permettersi l’amore che guida la riproduzione degli spazi di messa in comune. Dal punto di vista metodologico l’articolo è il risultato di una ricerca sul campo a Roma (18 mesi) e Barcellona/Sabadell (5 mesi) fondata su diversi metodi di ricerca (osservazione partecipante/partecipazione osservante; interviste; questionari) all’interno di un paradigma di ricerca azione militante. Infatti il progetto di ricerca alla base dell’articolo si basa sulla “politica delle possibilità” introdotta da Gibson-Graham (2006).

Does love drive spaces of commoning?

The paper aims at responding to some of the issues recently raised by Wilkinson (2017) about love as an “improper political concept”, focusing on the role of love within the spaces of commoning. By analysing two commoning initiatives (Communia in rome, the PAH in Barcelona/Sabadell), the main argument of the paper is developed in two points. The first one concerns how ‘good’ love, as expressed by consensus practices and group harmony, is still made of power relations. The second one concerns those people for whom love is a too strong and hurting experience that they can’t or do not want live anymore, thus revealing how not everybody can afford the love leading the reproduction of commoning initiatives. Methodologically the paper results from fieldwork carried in Rome (18 months) and Barcelona/Sabadell (5 moths) based on different research methods (participant observation/observant participation; interviews; questionnaires) and based on the “politics of possibilities” introduced by Gibson-Graham (2006).

Author Biography

Cesare Di Feliciantonio, Trinity College Dublin

Post-doctoral fellow at the Department of Geography

Published

2018-01-21

How to Cite

Di Feliciantonio, C. (2018). L’amore alla guida degli spazi di messa in comune?. ACME: An International Journal for Critical Geographies, 17(2), 454–479. https://doi.org/10.14288/acme.v17i2.1487

Issue

Section

Themed Section - From (urban) commons to commoning: political practices and horizons in the Mediterranean context