TY - JOUR AU - Bonfiglioli, Stefania PY - 2020/04/15 Y2 - 2024/03/28 TI - Il nomos, il senso, la geografia regionale JF - ACME: An International Journal for Critical Geographies JA - ACME VL - 19 IS - 1 SE - Research DO - UR - https://acme-journal.org/index.php/acme/article/view/1808 SP - 303-329 AB - <p>In questo articolo propongo un’alternativa storia semantica del <em>nomos</em>, associando quest’ultimo al senso e alla natura dell’immagine, ovvero alla <em>chora</em> geografica concepita come immagine. Alla luce di tale associazione delineo un’idea di geografia regionale in quanto corografia, la cui attualità risiede anzitutto nell’essere un sapere sul senso. La mia lettura della relazione fra <em>nomos</em> e senso è differente sia da quella di Carl Schmitt sia da quella di Gilles Deleuze, nella stessa misura in cui la mia interpretazione della natura dell’immagine, basata sul pensiero di Platone, è differente dall’interpretazione che i due autori rispettivamente offrono dell’eredità di Platone. Propongo qui una rilettura della natura dell’immagine in Platone poiché ritengo che essa possa consentire la comprensione della natura originaria della complessità. Ne consegue che una geografia (regionale) concepita come corografia possiede già nel nome, derivato dalla <em>chora</em>-immagine, uno strumento concettuale chiave per affrontare la principale sfida epistemologica di oggi, che è la comprensione del mondo in termini di complessità. Nel presente articolo il concetto di <em>nomos</em> funge da <em>fil rouge </em>fra tutti i concetti presi in considerazione: regione, immagine, etica, felicità. Sostengo infatti che tutti questi concetti sono legati l’uno all’altro nella misura in cui mettono in forma, e condividono con il concetto di <em>nomos</em>, un’idea di complessità, basata sulla tensione fra striatura e mobilità, che li rende strumenti per narrare e iniziare a ripensare – reimmaginare – il mondo di oggi e le nostre identità con esso.</p> ER -